“Oggi è già tardi, serve il coraggio di fare delle scelte. Bisogna partire dal piano regolatore nazionale degli impianti, fare delle scelte di destinazione e, come stiamo già facendo oggi, pragmaticamente metterle a terra”. Sono le parole dell’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris intervenendo nel panel “Sport come strumento di inclusione” nell’ambito del Festival delle Regioni in corso a Bari. “Quello tra scuola e sport è un binomio complicato ma Sport e Salute sta dimostrando che, pur entrando dalla porta di servizio, è possibile fare molto. E mi riferisco ai progetti Scuola Attiva Kids e Junior che hanno coinvolto 2 milioni tra bambini e ragazzi con un investimento di 18 milioni. Sull’impiantistica l’obiettivo è quello di attivare delle nuove progettualità, perché l’offerta attuale non è più al passo con i sogni e i desideri delle nuove generazioni. Dobbiamo ascoltare i territori, i giovani e i loro desiderata per fronteggiare il dato allarmante del drop out che oggi è al 70% tra i ragazzi di 12 anni. Anche per questo abbiamo creato il concetto di playground chiamato “Illumina”: adattabili e flessibili a seconda del territorio in cui si trovano e che hanno il potere di creare ponti. Quello di Caivano ha ribaltato il concetto del giovane che dalla periferia voleva andare in centro. Oggi dal centro di Napoli vengono a fare skate a Caivano. Inoltre – ha aggiunto Nepi Molineris – bisogna lavorare sull’accessibilità allo sport perché è impensabile che una famiglia spenda mille euro”.