Il lavoro di
organizzazioni come Aned Fvg a supporto di pazienti affetti da
patologie di
lunga durata, a fianco alla preziosa attività di cultura
sanitaria che svolgono, affronta una delle più grandi
problematiche del sistema sanitario dei giorni nostri: la
cronicità, condizione sempre più frequente in una popolazione
dall’età media sempre più alta e da cui scaturisce un bisogno di
assistenza anche al di fuori della struttura ospedaliera. Le
soluzioni da adottare devono essere sostenibili
in relazione alle trasformazioni della società e andare incontro
prima di tutto alla sicurezza dei pazienti”. Così l’assessore
regionale alla Salute Riccardo Riccardi ha salutato l’assemblea
regionale dell’Associazione emodializzati dialisi e trapianti
(Aned).
L’evento, organizzato con la Struttura operativa complessa di
nefrologia, dialisi e
trapianto di rene di Asufc, si è svolto nella biblioteca
Guarneriana alla presenza, tra gli
altri, del sindaco Pietro Valent e del segretario regionale di
Aned Valentino Adamo.
Per Riccardi, “per troppi anni si è pensato che i problemi
legati al diritto alla salute fossero risolvibili semplicemente
con le risorse economiche, senza rendersi conto di quanto fosse
necessario mettere mano al modello organizzativo
dell’impianto sanitario. Una struttura che oggi non è più
coerente con i bisogni di salute dei cittadini e che non riesce
a tenere il passo rispetto a essi” La politica deve “riportare
il sistema sanitario a correre alla stessa velocità”. Riccardi
ha sostenuto che “il tema della cronicità deve essere
fronteggiato prendendo atto ella realtà dei fatti, altrimenti i
Livelli essenziali di assistenza continueranno a scendere e
diventerà sempre più complicato riuscire a rispettare il
principio costituzionale secondo cui le cure debbano essere
garantite a tutti. Uno sforzo doveroso anche nel nome di tutti
coloro che si sono sempre battuti per importanti battaglie
culturali in questo campo”, ha concluso, ricordando le figure di
Leo Udina (segretario
di Aned Fvg), e di Nevio Toneatto, (presidente dell’Associazione
cardiotrapiantati), scomparsi rispettivamente nel 2023 e lo
scorso 13 ottobre.
La nefrologia è una delle branche della medicina più
interessata alla cronicità: il paziente può passare da un
periodo più o meno lungo di malattia in terapia “conservativa”,
durante la quale prevalgono le cure dietetiche e farmacologiche
in ambulatorio o in nefrologia, alla fase di inserimento nel
trattamento dialitico, alla stabilizzazione in dialisi per un
periodo più o meno prolungato e, infine, al trapianto renale. La
rete nefrologica del Fvg è costituita da sei nodi
nefrologico-dialitici, che rispondono alle necessità di circa
1.800 pazienti in terapia sostitutiva renale, vicini anche
tramite i diversi Centri dialisi ad
assistenza decentrata (Cad) alle residenze dei pazienti. La
dialisi è fornita sia nella forma ospedaliera, sia domiciliare.
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