Quasi 600 agenti sono stati
licenziati per negligenza o cattiva condotta in Inghilterra e
Galles nel corso di un anno, con la polizia britannica che lotta
per ricostruire la fiducia del pubblico dopo una serie di
scandali.
I dati del College of Policing mostrano che i licenziamenti
sono aumentati del 50% tra aprile 2023 e marzo 2024, portando il
numero di agenti licenziati a 593. Tra questi figurano 74 casi
di violenza sessuale o altri comportamenti riprovevoli di natura
sessuale, 18 casi di detenzione di immagini pedopornografiche e
71 di comportamenti discriminatori. La “disonestà” nelle
funzioni svolte è la principale causa di licenziamenti (125
casi). In 66 casi il licenziamento è stato motivato dalla
rivelazione di informazioni riservate o dall’accesso non
autorizzato a tali dati.
La reputazione della polizia inglese è stata profondamente
danneggiata dal rapimento, stupro e omicidio nel marzo 2021
della 33enne londinese Sarah Everard da parte di Wayne Couzens,
un membro delle forze dell’ordine condannato all’ergastolo.
Circa due anni dopo anche l’ufficiale di polizia londinese David
Carrick è stato condannato all’ergastolo per dozzine di stupri e
altre aggressioni sessuali su 12 donne in un periodo di circa
vent’anni. Oltre a questi casi di alto profilo, diversi rapporti
hanno denunciato comportamenti razzisti, omofobici e misogini
all’interno della polizia inglese e molte voci chiedono riforme.
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