I candidati che si
affronteranno alle elezioni presidenziali di domenica in Uruguay
hanno chiuso la loro campagna con due comizi molto partecipati e
pacifici.
Circa 2,7 milioni di uruguaiani voteranno per eleggere il
successore del presidente Luis Lacalle Pou del Partito nazionale
di centrodestra, ma anche per rinnovare il loro Parlamento il 27
ottobre. Si andrà comunque quasi sicuramente al ballottaggio il
prossimo 24 novembre, poiché nessuno dei concorrenti ha il 50%+1
nelle intenzioni di voto, come prevede la legislazione del Paese
sudamericano affinché si proclami un vincitore.
Secondo l’ultimo sondaggio dell’agenzia demoscopica Cifra
diffuso ieri, Yamandú Orsi, candidato del Fronte ampio di
centrosinistra e appoggiato dall’ex presidente José ‘Pepe’
Mujica, gode infatti del 44% dei consensi. Lo segue con il 23%
delle intenzioni di voto Álvaro Delgado, delfino di Lacalle Pou
e che, nell’eventuale secondo turno, avrà il sostegno del resto
dei partiti della coalizione di governo, il che gli
consentirebbe di ottenere il 43%, dei suffragi a detta
dell’ultimo sondaggio.
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