Il Parlamento cileno ha
approvato a larga maggioranza il disegno di legge anti-evasione
presentato dal governo del progressista Gabriel Boric e che mira
a raccogliere l’1,5% del prodotto interno lordo (Pil), pari a
circa 4 miliardi di euro.
“Quasi un anno e mezzo fa, quando il progetto di riforma
fiscale è stato respinto, abbiamo detto che gli evasori
avrebbero festeggiato. Oggi diciamo che dovranno prepararsi
perché applicheremo i nuovi poteri in modo rigoroso”, ha
dichiarato il ministro delle Finanze Mario Marcel dopo il voto.
La legge prevede una serie di misure volte a rafforzare e
modernizzare l’Agenzia delle Entrate, le Dogane e il Tesoro
cileni, rendendo più flessibile l’abolizione del segreto
bancario e la lotta contro il lavoro informale.
Con l’approvazione della legge anti-evasione il governo di
Boric avrà a disposizione l’equivalente di 1,08 miliardi di euro
in più da destinare alla spesa sociale nel 2025.
Il ministro delle Finanze Marcel ha spiegato che questi 1,08
miliardi di euro saranno utilizzati per finanziare le pensioni,
migliorare la sicurezza dei cittadini e “anticipare le spese
relative alle liste d’attesa e all’assistenza sociale”.
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