Suona la sveglia sulla passerella di
Fiorucci che, sotto la direzione creativa di Francesca Murri,
torna a sfilare a Milano dopo anni di assenza dalle scene.
Un lungo sonno da cui emerge una collezione sospesa tra
atmosfere oniriche e situazioni reali, aperta da un candido
abito da sera in tivek con amorini, uno dei simboli del brand
fondato da Elio Fiorucci. Tutto si richiama al sogno, ma con
l’ironia tipica dello storico marchio: un abito di seta simula
la plastica, indumenti intimi ottocenteschi sbucano sotto
bermuda in denim o doppiano i pantaloni del completo sartoriale,
la sottoveste la porta lui così come il piumone candido usato
come capospalla mentre lei indossa gonne e top a frange che
sembrano di capelli, abbinati a sandali da spiaggia di plastica
ma con il tacco. Immancabili per lui e lei gli chemisier-camicia
da notte, con il nome del brand ricamato in corsivo.
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