Da domani al 9 novembre prossimi
torna a Bologna per la ventiduesima edizione Gender Bender, il
festival internazionale che esplora gli immaginari legati ai
corpi e ai generi prodotto dal Cassero LGBTQIA+ Center. Con la
sua vocazione multidisciplinare, Gender Bender attraversa
diversi linguaggi della produzione artistica, dalla danza al
cinema, la letteratura e le arti visive, aprendo un dialogo
inedito sui generi, i corpi e i desideri. Tra i primi
appuntamenti, la manifestazione diretta da Daniele Del Pozzo e
Mauro Meneghelli propone, nella sezione dedicata alla danza, 8
prime nazionali con un focus sulla nuova scena coreografica
tedesca.
Così, il coreografo Moritz Ostruschnjak presenta Terminal
Beach, in prima nazionale il 3 novembre all’Arena del Sole alle
19,30, esplora il potenziale del movimento con sei performer su
un enorme palco che arriva a occupare la platea del teatro:
attraversando passato, presente e futuro in un mix visivo e
musicale di periodi, generi, stili e tecniche differenti, gli
interpreti surfano uno intorno all’altro, corrono su pattini a
rotelle, diventano cowboy, si intrattengono in duelli corazzati
e sventolano bandiere come giovani rivoluzionari.
Nella sezione cinema, in programma quattro prime nazionali e
uno sguardo sul conflitto in medio oriente tra cui si segnala
l’appuntamento con From Ground Zero, film collettivo palestinese
selezionato per la corsa all’Oscar (il 4 novembre al Cinema
Modernissimo alle 20). Il progetto, ideato da Rashid Masharawi,
traccia la memoria dell’occupazione palestinese attraverso 22
cortometraggi girati a Gaza da altrettanti artisti lì residenti.
Una pluralità di prospettive e linguaggi che narrano la
resistenza e la creatività in mezzo alla devastazione, offrendo
poesia e solidarietà.
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