E’ guerra (commerciale) dei dazi tra Usa e Canada, con il presidente degli Stati Uniti che prima minaccia ulteriori misure – se Ottawa, come annunciato dal premier Justin Trudeau, imporrà tariffe del 25% sulle importazioni dagli States in risposta ai dazi americani sui prodotti canadesi – e poi fa trapelare notizie su un possibile dietrofront con un accordo anche con il Messico.
Ira Trudeau: “Dazi stupidi, mi aspetto di parlare presto con Trump”Il Canada imporrà quindi dazi per un valore di 30 miliardi di dollari canadesi con effetto immediato. Si tratta di una risposta alla ”guerra commerciale” voluta dagli Usa e rispetto alla quale ”il Canada non farà marcia indietro”, ha annunciato il primo ministro canadese Trudeau, secondo cui ”sono davvero stupidi i dazi” del 25% sulle importazioni da Messico e Canada imposti dal presidente degli Stati Uniti.”Ho offerto di parlare con Donald negli ultimi giorni e mi aspetto di parlare con lui nei prossimi giorni”, ha detto ancora in una conferenza stampa dove il primo ministro ha rivendicato l’impegno del suo Paese contro il traffico di fentanyl contestato da Trump: “I fatti dimostrano molto chiaramente che in termini di azioni contro il fentanyl stiamo facendo tutto il necessario non solo per gli Stati Uniti, ma per i canadesi, contro questa piaga”. “Gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra commerciale contro il Canada, il suo più stretto partner ed alleato, il suo amico più stretto. Allo stesso tempo dicono che stanno lavorando positivamente con la Russia, facendo pace con Vladimir Putin, un dittatore bugiardo e assassino. Questo fa senso”, la stoccata di Trudeau contro Trump: “I canadesi sono ragionevoli e sono educati. Ma non ci tireremo indietro di fronte alla lotta. Non quando è in gioco il nostro Paese e il benessere di tutti coloro che ne fanno parte”.Quindi Trudeau ha annunciato che il Canada si rivolgerà all’Organizzazione mondiale del commercio, ma nel frattempo “le nostre tariffe rimarranno in vigore fino a quando le tariffe statunitensi non saranno ritirate e non un momento prima”. “Il Canada non sarà mai il 51esimo stato americano, non accadrà mai”, ha poi ribadito il premier canadese a proposito delle mire di Trump, che tra l’altro si rivolge a lui definendolo “governatore”. “Quello che vuole vedere (il presidente americano) – ha poi denunciato, parlando dell’entrata in vigore dei dazi – è un crollo totale dell’economia canadese. Perché così sarà più facile annetterci”. Quindi Trudeau è tornato a definire “fasulla e completamente falsa” la scusa del fentanyl.La rappresaglia di TrumpAlla reazione durissima del Canada, Trump risponde con la rappresaglia minacciando di nuovo il Paese. “Per favore, spiegate al governatore canadese Trudeau che quando lui imporrà una tariffa di ritorsione sugli Stati Uniti, la nostra tariffa di ritorno aumenterà immediatamente di pari importo!”, l’ultimo post su Truth del tycoon.Il possibile dietrofrontIl presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe però annunciare nella notte un accordo di compromesso sulle tariffe doganali con il Canada e il Messico, sostiene il segretario al commercio Usa, Howard Lutnick, sentito da Fox Business. “Penso che troverà un accordo con loro”, ha sottolineato Lutnick. “Probabilmente il risultato sarà una via di mezzo, il Presidente si muoverà con i canadesi e i messicani, ma non fino in fondo”.Bando ad alcolici Usa in province canadesiDiverse province canadesi, tra le quali l’Ontario e il Quebec, hanno annunciato di mettere al bando gli alcolici americani dai loro negozi nelle loro province, in risposta all’imposizione di dazi doganali sui prodotti canadesi da parte degli Stati Uniti poche ore prima. “Questo è un duro colpo per i produttori americani”, ha dichiarato il premier dell’Ontario Doug Ford, sottolineando che ogni anno la commissione liquori della provincia vende quasi un miliardo di dollari canadesi (650 milioni di euro) di alcolici provenienti dagli Stati Uniti.Sulla stessa linea dell’Ontario anche Manitoba e il Quebec. La Columbia Britannica, nella parte occidentale del Paese, ha scelto invece di vietare gli alcolici agli stati Usa repubblicani. In Canada, gli alcolici sono gestiti da aziende statali che sono nelle mani delle province.La Lcbo dell’Ontario è “il più grande acquirente di alcolici al mondo”, ha spiegato Doug Ford in una conferenza stampa. “Dato che i marchi americani non saranno più disponibili nel catalogo dell’Lcbo, bar e ristoranti della provincia non potranno più rifornirsi di prodotti americani”, ha aggiunto. Il governo del Quebec ha anche chiesto che “i negozi di alimentari, bar e ristoranti non vengano più riforniti di bevande alcoliche americane”, secondo un comunicato stampa.
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